Con il termine nikefobia ci riferiamo alla “paura di vincere“.
La parola nikefobia deriva dal greco “nike” che significa vittoria e “phobos” che significa fobia.
Spesso riscontriamo questo tipo di fobia in ambito sportivo, in situazioni agonistiche oppure relative a competizioni di altra natura.
Questa situazione è caratterizzata da una tendenza ad auto sabotare la propria performance al fine di non raggiungere l’obiettivo finale.
In queste persone prevale una scarsa autostima tale da convincerle di non essere capaci, abili o abbastanza brave da raggiungere la vittoria. La paura di sperimentare il fallimento, di non essere all’altezza del compito penalizza il raggiungimento della performance.
Il blocco emotivo all’origine della nikefobia consente alla persona di rimanere in una sorta di confort zone dove tutto rimane immodificabile.
Negli individui che soffrono di nikefobia è presente una “parte critica interna” che ostacola il raggiungimento degli obiettivi. Lo scopo della terapia è quello di “alleggerire” la persona da questo peso eccessivo con cui è costantemente confrontata. E’ importante sottolineare che il “non performare” non vuol dire fallire ma aver imparato qualcosa di sé.
Focalizzando l’attenzione sulle risorse e competenze ma anche sull’importanza di una efficace respirazione è possibile ottenere una riduzione della preoccupazione, una maggiore padronanza delle proprie potenzialità al fine di ottenere una performance ottimale.