La pandemia ha portato i ragazzi, preadolescenti e adolescenti, a investire sempre più il loro tempo nel mondo virtuale.
Questo ha creato molta preoccupazione nei genitori, soprattutto per il timore dell’adescamento tramite la rete.
L’adescamento online, chiamato grooming dal verbo “to groom” che significa curare, consiste in una modalità di agire e comunicare attraverso una manipolazione psicologica, messa in atto da adulti tramite i canali social più utilizzati.
Spesso i genitori in preda all’ansia chiedono consigli su come aiutare i loro figli. E’ importante che i genitori conoscano bene gli aspetti legati alla navigazione su internet e adottino strumenti di protezione che permettano di bloccare siti o determinati contenuti.
In questi casi, non è facile per i genitori dirimersi perché se da una parte devono monitorare dall’altra non possono e non devono mostrarsi troppo invadenti, altrimenti il rischio è quello di creare un maggiore distacco e allontanamento dai vissuti più profondi dei loro figli. Quindi “esserci” nel giusto modo, vuol dire non essere troppo presenti e trovare il giusto equilibrio.
I ragazzi che sentono di essere troppo controllati o giudicati diventano meno disponibili al dialogo o al confronto.
A tal proposito, sottolineo quanto sia importante creare una relazione che spinga verso un maggior dialogo, grazie ad un clima di fiducia verso l’altro.
E’ utile ricordare che anche noi siamo stati adolescenti e quanto, questa fase di vita, sia estremamente delicata. Caliamoci nel vissuto più profondo in modo da comprendere meglio ed evitare possibili giudizi negativi che porterebbero alla lunga ad una frattura della comunicazione con i propri figli.